IUBILAEUM


Dopo numerose riunioni domenicali in quel di Udine, i Soci hanno trovato l’accordo.
Il Direttore Generale ha procurato cartine e guide, il Responsabile affari interni ha messo l’automobile ed il Presidente – Art Director ha trovato l’hotel con non pochi problemi dovuti all’eccessiva domanda procurata dal passaggio del millennio.
Il capodanno 1999-2000, trascorso a Praga, ha visto la defezione all’ultimo momento del Socio Henrik, che, a causa di problemi familiari ha abbandonato l’avventura a pochi giorni dalla partenza.
30 dicembre 1999 : il Presidente – Art Director ed il Direttore Generale si dirigono in stazione ferroviaria a Pordenone per raggiungere il Responsabile affari interni a Udine, che telefona alle 08.00 dicendo felice che si è svegliato (ha qualche incomprensione con le ore del mattino) e richiama alle 08.30 dicendo che sta scongelando l’automobile.
Dopo un caffè in stazione ad Udine i “Farabulli” sistemano ad incastro le valigie nel bagagliaio (chiuso a spinta) e partono velocemente sfuggendo ai vigili, che avevano notato la “Honda Concerto” del Responsabile affari interni parcheggiata di traverso in divieto di sosta.
Sotto un bel sole che infonde allegria i Soci proseguono fino all’autogrill di Tarvisio dove oltre al caffè e la pipì vengono effettuate spese alimentari per il viaggio, un rifornimento,acquisto bollino per l’Austria ed il cambio alla guida col Presidente che guida fino a Salisburgo spingendo la Honda a160 all’ora ed oltre per recuperare il tempo perduto dovuto alla coda in frontiera, alla bassa velocità del Responsabile Affari interni ed alla calca di gente trovata in autogrill.
Viaggio tranquillo, turbato dal parabrezza offuscato da neve e fanghiglia che, una volta pulito col lava-tergicristallo, procurava un “Ooooh” collettivo di meraviglia per la vista nuovamente nitida.
La verità è che il trio, era così esaltato al pensiero di Praga che si rallegrava per ogni cagata.
La sosta in autogrill all’altezza di Salisburgo ha comportato un’immane perdita di tempo per la pasta coi crauti consumata dal Responsabile “Lorenz”. Due foto e cambio alla guida hanno fatto guidare fino al confine il Direttore Generale. Arrivati alle 19.00 in Repubblica Ceca (incazzati per uno sbaglio di strada a Linz costato 80 km in più e la supplica della strada giusta richiesta ad un montanaro uscito da una baita) è stata consumata una cenetta di carne e toasts in un autogrill di frontiera, servito a modico prezzo da una cameriera molto carina.
In Repubblica Ceca ha guidato per 150 km il Presidente – Art Director, su strade buie e desolate incrociando 2 paesini tristi e semivuoti, passaggi a livello incustoditi e senza barriere e una notevole quantità di belle ragazze che si proponevano sulle fredde strade succitate.
Gli ultimi 60 chilometri li ha percorsi il Direttore Generale finchè, una volta entrati in città è stato seguito un taxi (con a bordo il Presidente – Art Director) che ha condotto il trio all’Hotel Vltava di Praga 10.
Dopo una doccia e la sistemazione delle valigie i Soci (era già mezzanotte)hanno raggiunto il centro con un simpatico e giovane taxista (taxi “Falco”) venendo a sapere che i mezzi pubblici erano gratuiti visto il periodo di festività. (sotto l’hotel c’era il capolinea di 2 linee di tram e bus)
Come prima tappa è stata visitata la discoteca “Arena”, che ha lasciato i Soci a bocca aperta,per la presenza di maschi italiani che ballavano all’impazzata brani quali “Mamma Maria” (Ricchi e Poveri), “Italiano vero” (Toto Cutugno) e “Notti Magiche” (Bennato – Nannini).
I sogni infranti dei “Farabulli” (l’aspettativa era un mare di biondine gnocche) sono stati via via ricostruiti dall’aggancio di alcune polacche e ceche con cui si è concluso poco, ma si è resa possibile la conoscenza comportamentale dell’etnia dell’est.
Il rientro alle 05.00 con risveglio intorno alle 14.00 (31 dicembre 1999) ha portato i “Farabulli” a un tragitto in metro fino in centro con conoscenza di un autoctono che ha dato utili consigli tanto che, arrivati in piazza San Venceslao il trio si è mosso in maniera migliore nella visita della parte storica
        

Visita spezzata da uno spuntino pre-cena acquistato presso una bancarella e seguito da shopping di souvenirs effettuato nei caratteristici mercatini natalizi.
Cena in un ristorante adiacente alla piazza non lontano dalla discoteca “Fromin”, situata nell’attico di un palazzo della suddetta, con contatti telefonici e via sms di alcuni amici italiani. Rientro in hotel, recupero dello spumante e via di corsa per i festeggiamenti.




Il taxi però ha scaricato i Farabulli dietro la piazza, in quanto il centro era transennato; da qui a piedi hanno proseguito fino al ponte “Carlo” luogo ideale per festeggiare l’anno nuovo. Infatti sono state limonate circa 50 tipe (15/20 a testa) con la scusa degli auguri, con incontro di amici di Genova che alloggiavano nello stesso Hotel dei nostri eroi.
Verso le 01.30 è stato effettuato un giro completo dei locali da ballo strapieni e dei locali a luci rosse che hanno riempito gli occhi dei “Farabulli”,ammaliati dalla raffinata bellezza delle donne dell’Europa Orientale.  
Rientro alle 07.00 di mattina e risveglio alle 17.00 (1° gennaio 2000), doccia e cena in hotel con gli amici genovesi in una divertente tavolata improvvisata nel ristorante.
Uscita in centro dopo cena sempre guidata dal “Falco” e arrivo in centro verso le 23.00 con perdita della cognizione del tempo. Drink veloce in un locale e incontro sgradito di tre amici italiani per la presenza di un pordenonese che sta abbondantemente sui coglioni alla Società nell’insieme.
Prosecuzione autonoma del trio nei migliori locali della città con panino nelle bancarelle del centro.
Oltre al “Music Park” sono validi il “Fromin” e l’ “Arena”(discoteche), mentre come locali a luci rosse degni di menzione sono il “Velvet” in collina ed il “Nancy” e l’ “Atlas” in centro, in una laterale della piazza.
Di fronte all’Atlas c’è anche un immenso locale a 3 piani che offre 180 spogliarelliste…
Il Nancy e l’ Atlas hanno dato la giusta carica ai Farabulli che hanno di lì a poco agganciato 3 belle autoctone, castigate in albergo a turno (in 3 avevano solo 2 camere) con diritto di prelazione riservato al Presidente.
Una volta accompagnate in centro e salutate i Farabulli hanno fatto una passeggiata rilassante in piazza




Per rientrare in hotel alle 07.00. Dormita stile Ulisse e partenza alle 15.00 (2 gennaio 2000) dopo aver corteggiato la bella receptionist e dopo aver trascinato il “Lorenz” che, innamorato della bella Petra conosciuta la notte stessa voleva fermarsi a Praga un giorno in più.
Partenza con inversione ad U verso il centro ed arrivo al confine in tempi brevi, col Direttore Generale che ha guidato fino a Linz.
Da qui il mezzo è stato condotto dal Presidente – Art Director fino a Pontebba, (con un paio di soste in autogrill) quando il Responsabile Affari Interni ha preso i comandi della sua vettura accompagnando a casa i Soci a Pordenone (ore 02.30) e rincasando alle 03.00.
La frontiera dell’est è stata valicata con successo… e questo è solo l’inizio!

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